L'esperimento di Hertz

Un po' di teoria...

Heinrich Hertz (1857-1894) nel 1886 riuscì per la prima volta a produrre e a rivelare le onde elettromagnetiche di cui Maxwell aveva previsto l’esistenza. Secondo le teorie di Maxwell le onde elettromagnetiche vengono prodotte da oscillazioni di cariche elettriche lungo un circuito. Hertz ebbe l’idea di alimentare attraverso un particolare alimentatore, detto rocchetto di Ruhmkorff, un sistema costituito da due aste metalliche allineate con le estremità interne affacciate e le estremità esterne terminate con due sfere metalliche.

Ilrocchetto di Ruhmkorff  è costituito da una batteria, un interruttore e da due bobine avvolte su un nucleo di ferro (una bobina primaria collegata alla batteria ed una secondaria con un alto numero di spire collegata a due sfere). Chiudendo e aprendo ripetutamente l’interruttore con una certa frequenza si instaura una differenza di potenziale molto alta, e della stessa frequenza, sulle due sferette. Questa differenza di potenziale genera delle scariche elettriche.

Hertz mise ad una certa distanza un anello con all’estremità due sferette e generò delle scintille con il rocchetto: come risultato ottenne, con un piccolo ritardo, delle scintille tra le sferette dell’anello. In pratica la variazione del campo elettrico origina un’onda elettromagnetica che propagandosi arriva sulle sferette provocando una scarica. Dalla misura della distanza temporale tra i due fenomeni, Hertz determinò la velocità di propagazione delle onde.

Il nostro esperimento

In questo esperienza verrà ripetuto fedelmente l'esperimento di Hertz.

 

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